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ISA: modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati per il periodo di imposta 2023 e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025

Come noto, gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) si applicano alle attività d'impresa o di lavoro autonomo per le quali è stato elaborato il relativo modello e forniscono un giudizio di sintesi sull'affidabilità del contribuente espresso su una scala da 1 a 10.

Ai fini della determinazione del punteggio di affidabilità relativo agli indici sintetici di affidabilità fiscale e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025 per i contribuenti tenuti all’applicazione degli indici stessi, sono necessari ulteriori dati, individuati nella Note tecniche e metodologiche allegate ai relativi decreti di approvazione, che l’Agenzia delle entrate deve rendere disponibili ai medesimi contribuenti.

Tali ulteriori dati sono direttamente utilizzati dai contribuenti interessati per l’applicazione degli indici e per l’elaborazione della proposta di concordato oppure, laddove ritenuti non corretti e ove consentito, possono essere dagli stessi modificati.

L’Agenzia delle entrate con il provvedimento in esame ha definito le modalità con cui l’Agenzia stessa mette a disposizione dei contribuenti o degli intermediari incaricati della trasmissione telematica gli ulteriori dati necessari per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023 e ai fini dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

Accesso massivo per gli intermediari già delegati al cassetto fiscale e non

Laddove gli incaricati della trasmissione telematica risultino già delegati all’accesso al cassetto fiscale del contribuente, ai fini dell’acquisizione massiva dei dati, devono inviare, tramite Entratel, all’Agenzia, l’elenco dei “clienti” per i quali richiedono gli stessi dati.

In assenza della delega al cassetto fiscale, invece, è necessario seguire un altro procedimento che prevede l’indicazione di alcuni elementi di riscontro volti a garantire l’effettivo conferimento della delega: la procedura ricalca, sostanzialmente, il meccanismo di accesso alla dichiarazione precompilata da parte degli intermediari delegati, per il quale il Garante per la protezione dei dati personali si è già espresso favorevolmente.

I non delegati devono acquisire le deleghe insieme alla copia di un documento di identità valido del delegante, in formato cartaceo o elettronico.

In quest’ultimo caso, la delega deve essere sottoscritta nel rispetto delle regole tecniche previste dal codice dell’amministrazione digitale.

Nel file inviato va riportato il codice fiscale del richiedente e per ciascun delegante:

  • il codice fiscale del contribuente, il codice fiscale dell’eventuale rappresentante legale/negoziale, ovvero tutore del delegante,
  • il numero e data della delega,
  • la tipologia e numero del documento di identità del sottoscrittore della delega,
  • gli elementi di riscontro contenuti nella dichiarazione Iva 2023 – anno d’imposta 2022 o, in assenza, nel modello dei dati rilevanti ai fini della applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale 2023 – periodo d’imposta 2022, presentata da ciascun soggetto delegante.

Inoltre, va dichiarato il possesso della delega alla consultazione del cassetto fiscale del delegante.

Ricevute

Entro 5 giorni dall’invio della richiesta, il sistema fornisce, nella sezione Ricevute dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, accessibile previo inserimento delle proprie credenziali personali, un file, identificato dallo stesso protocollo telematico della richiesta, rilasciato dall’Agenzia delle entrate, contenente l’elenco degli eventuali errori riscontrati nelle richieste trasmesse con la relativa diagnostica.

Disponibilità dei dati richiesti in modalità massiva

La data a partire dalla quale sarà possibile inviare i file delle richieste sarà indicata dall’Amministrazione sul proprio sito.

In seguito, l’intermediario potrà inviare i file e, dopo 5 giorni, visualizzare l’elenco dei soggetti per i quali ha richiesto i dati consultando il proprio cassetto fiscale.

L’Agenzia delle entrate rende disponibili i file contenenti i dati nell’area riservata del sito internet per 20 giorni lavorativi.

Sono individuate anche le specifiche tecniche con cui predisporre i file contenenti l’elenco dei contribuenti per cui gli incaricati della trasmissione telematica richiedono i dati.

L’accesso puntuale ai dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2023 e dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025 da parte dei contribuenti e degli intermediari

È disciplinata la modalità di accesso puntuale ai dati da parte dei contribuenti e degli intermediari delegati.

In particolare, il contribuente può prelevare i dati dal proprio cassetto fiscale, accessibile tramite autenticazione con carta d’Identità Elettronica (CIE), identità SPID o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure, per i casi previsti, con le credenziali Fisconline/Entratel rilasciate dall’Agenzia delle entrate nei casi normativamente previsti.

I soggetti incaricati della trasmissione telematica, al fine di effettuare il prelievo del file con i dati, accedono al servizio Cassetto Fiscale Delegato del soggetto dal quale hanno acquisito la relativa delega.


16/04/24