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Il Decreto Crescita modifica la prova della residenza all’estero per gli impatriati

Risposta all'Interpello dell'Agenzia delle Entrate

La Legge n. 58/2019, di conversione del D.L. n. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita), ha introdotto, all’articolo 16 del D. Lgs. n. 147/2015, il comma 5-ter il quale prevede che per i soggetti non iscritti all’AIRE, e rientranti in Italia successivamente al 31/12/2019, è possibile comprovare il periodo di residenza all’estero sulla base delle previsioni dettate dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni.

Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 216 del 28 giugno c.a., ha chiarito che la ratio della norma consente l’immediata applicabilità della disposizione, ai fini della fruizione delle agevolazioni fiscali ex articolo 16, comma 1, D. Lgs. 147/2015, anche ai soggetti che, nel rispetto di tutti i requisiti di legge, trasferendo la residenza fiscale in Italia durante l’anno corrente, possano comprovare la residenza fiscale all’estero.

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08/07/19
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